Avevo visto tempo fa uno spot da qualche parte di questa “plastilina siliconata” dal nome strano. “Sugru”, senza accento sulla U. Ebbene l’ho provata. Per pochi euro mi è arrivato un pacchetto direttamente dall’Inghilterra contenente tre confezioni mini di Sugru in tre colori: bianco, rosso e nero.
La storia di Sugru parte dal 2003, dove una ragazza e pochi amici decide di fare qualcosa per non buttare via gli oggetti che avevano piccoli danni, e di cercare di ripararli con qualcosa. Il prototipo del primo Sugru era una robaccia marrone, ma già era utile. Piano piano l’hanno migliorata sia nella resa, sia nell’aspetto.
Con questa plastilina siliconata infatti puoi riempire crepe, buchi, appiccicare qualcosa a qualcos’altro, rendere più resistenti cavi, giocattoli, tessuti, scarpe, puoi creare ganci, portachiavi, rendere un oggetto ancora più utile, insomma tantissime cose, basta avere fantasia.
Il prodotto è resistente all’acqua, alla lavastoviglie, lavatrice e ad alte temperature, quindi puoi ad esempio riattaccare i manici ad una padella. Dopo che l’avete modellato, basta lasciarlo in pace per 24 ore e si trasforma in gomma.
il sito ufficiale vi da tante idee su come sfruttare questo materiale.
https://sugru.com/story
c’è anche una versione italiana che lo commercializza
http://sugru.it/
Io l’ho comprato su Amazon
Ma vediamo la mia prova.
Ho un vassoio che ha il fondo un po’ rovinato e mi rigava il tavolo. Ho fatto dei piedini neri (li potevo fare rossi o bianchi anche ma volevo che mi rimanesse del materiale per fare altro). Il materiale macchia un po’ le mani quindi se volete un consiglio mettetevi i guanti di lattice. La pasta si modella perfettamente e si adatta alla superficie. Questo è il risultato.
Il rimanente l’ho usato come fermaporta, e ci ho riparato dei braccialetti, ma non ve li mostro perchè il lavoro è stato fatto grossolanamente, ma mettendoci un po’ di impegno si può avere risultati più che soddisfacenti. Occhio alla data di scadenza, dura un annetto abbondante, ma se lo mettete in frigo dice che può triplicare la sua durata.
Il mio giudizio è positivo, anche se il materiale, una volta aperta la bustina, si secca in un giorno, quindi bisogna avere bene in mente per cosa utilizzarlo, sennò lo butti. Ci sono una decina di colori che puoi ordinare, ma penso che il nero, bianco e rosso siano i più utili.
La cosa che mi piace di più di questa invenzione è il l’utilità sociale, nel recupero di oggetti rotti e nel migliorare quelli ancora integri. Odio il consumismo e questo materiale aiuta molto il riciclo e le riparazioni.
Il materiale non è tossico (almeno così c’è scritto e ci fidiamo), però lo terrei lontano lo stesso dai bambini, consapevole che da piccolo non so quanto pongo/vinavil/coccoina/slaim/das mi sono mangiato, ma se sono ancora vivo, c’è speranza anche per Sugru.
Buone creazioni!