Giovani picchiatrici in erba…

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L’altro giorno, una ragazzina di 16 anni ha preso a calci e schiaffi una sua coetanea e il video è finito come al solito in rete. Nessuna novità purtroppo, tutti a indignarsi, tutti a condannare il gesto della picchiatrice, molti a dare la colpa a Facebook o Youtube dove i novelli videomaker da cellulare hanno postato il video. Si dice che sono cambiati i tempi, che questi ragazzini imbottiti di tecnologia, soldi o voglia di soldi, siano stupidi e che non abbiano più i “valori di una volta”. Io credo che “una volta” queste cose accadessero come adesso, solo che invece di filmare e postare su Youtube, rimaneva tutto impresso nella cornea e nella piazzetta, nel cortile della scuola, in palestra, in vacanza… E meno male che adesso ci sono i mezzi per vederli e denunciarli questi fatti, sennò rimarrebbe tutto coperto dall’omertà, dalla paura di subire altri pestaggi.

Quando avevo 15 anni, vennero tre bulli a fare i grossi nel giardino pubblico dove mi ritrovavo con i miei amici. Erano solo tre e noi una decina, ma arrivarono con una boria tale che ci zittirono a tutti e un paio furono anche malmenati. Io e un amico mio riuscimmo a svicolare e andammo a chiamare i nostri amici più “cattivi” di un’altra compagnia. Il settimo cavalleggeri arrivò proprio mentre un mio amico le stava prendendo di brutto, in mezzo alla gente che non muoveva un dito. Quei tre rimpiansero di non essere stati a casetta loro, ma il nostro gruppo non tornò più al parco per una settimana abbondante per paura di ritorsioni. Succedeva all’ora e succede adesso. I ragazzi purtroppo e sottolineo purtroppo, agiscono così. Ogni tanto, vuoi la famiglia, vuoi l’ambiente dove sono cresciuti, vuoi che uno è un demente di natura, succedono questi pestaggi e intimidazioni. Cosa fare? Togliergli i telefonini? Togliergli la rete? Non credo. Magari bisognerebbe educare una ragazzina in primis a non offendere altre sue coetanee dicendo “troia/puttana/pompinara”, visto che magari il sesso non c’entra quasi mai con il litigio. Per qualsiasi cosa, le ragazze (e le donne purtroppo) si auto-offendono con epiteti sessuali. Mi chiedo perché questo autolesionismo, perché questo voler infierire su una donna sempre partendo dal sesso. Proprio non ce la facciamo a distaccarci da questa malattia mentale che è la paura del sesso eh? E così anche gli uomini. Se devono offendere pesantemente una donna ricorrono all’ormai noto “troia” anche quando magari ti ha sfasciato la macchina o ti ha fregato soldi truffandoti. Ma perché si deve dire “troia” e non “stronza”? Perché le offese sono sempre mirate al sesso?

Queste due ragazzine, leggo, litigavano per una questione di ragazzi. La gelosia, il possesso: “lui è MIO non lo devi toccare!” Purtroppo queste frasi non le dicono solo gli adolescenti, ma anche persone belle mature. Fino a che si penserà all’altro come una proprietà privata di cui disporre, questi fatti non smetteranno mai di accadere. Fatemi tutto ma non toccatemi la mia donna/uomo sennò ti ammazzo. Un uomo di 65 anni l’altro giorno ha ucciso la moglie di 50 perché lo “tradiva” e poi si è suicidato. Ora non conosco i dettagli e magari questa donna gli faceva passare le pene dell’inferno per altri versi, ma ne ho lette tante altre e anche conosciute, di storie, dove una persona si era trovata a fare le corna una volta, poi per il resto era una persona cara, diligente, rispettosa e amorevole… e per una sveltina è stata barbaramente ammazzata, divorzi, cause milionarie, famiglie distrutte e per cosa? Per una scopata? “Ma il rispetto è tutto nella coppia”. Certo, ma siamo proprio sicuri che il rispetto si dà solo col sesso di proprietà? E tutto il resto? Ci sono donne che stanno con uomini bastardi, le picchiano, non le considerano non amano i figli, pero’ sono “fedeli” e allora tutto viene perdonato. Altri che sono mariti perfetti (o mogli perfette) lavorano, amano la casa il coniuge i figli ecc ecc pero’ alla prima sveltina ecco che diventano “traditori infedeli” e quindi meritevoli di essere lasciati soli. Ma quando la finiremo di calcolare la fedeltà solo col sesso? Non vediamo i casini che vengono fuori da questo modo di ragionare? E infine vi chiedo: chi di voi firmerebbe un patto per la vita/morte grazie al quale deve fare sesso con la stessa persona per tutta (e dico tutta per davvero) la vita? I buoni propositi non valgono però eh?

Tornando alle ragazzine del video: il fatto è certamente grave. Vedere una minorenne che prende a calci in faccia una coetanea che grida “basta aiuto!” mi ha fatto impressione, ma sono sempre successe, ora le vediamo e dobbiamo solo ringraziare la tecnologia. C’è sempre questa critica esplicita al fatto che le persone riprendono col telefono tutto quello che gli capita intorno e non se lo vivono, non intervengono, ma io non la penso così. Chi non interviene non sarebbe intervenuto nemmeno senza telefono. L’abbiamo visto a Napoli, nel video (e grazie ancora alla tecnologia) dello scippatore che, a parte un extracomunitario che si è gettato per salvare la scippata, tutti gli altri aiutavano lo scippatore a rialzarsi, ed infatti poi è scappato, tra le urla del povero extracomunitario che cercava di fermarlo. Tutti senza telefonino in mano ovviamente.

Se avete figli, educateli bene. Ma per “bene” non intendo fategli dire “come si diceeeeee???” dopo che qualcuno gli regala una caramella, ma appena hanno coscienza di se stessi e di dove vivono, di insegnargli che il prossimo non è proprietà privata e che se si è “innamorati” non si può pretendere di disporre dell’altro come ci pare. E una sana educazione sessuale, sana ho detto, non le api sui fiori, non le cicogne, i cavoli (buoni lessati al vapore) ma spiegargli davvero come funziona, perché gli unici che si scandalizzano quando sentiamo parlare o vedere sesso in tv o dal vivo sono gli adulti non i bambini/ragazzi. Vedrete che quando avranno 16 anni, prima di dire “troia” ad un’amica ci penseranno due volte o magari se lo sentono dire, andranno dall’amica offesa e la consoleranno spiegandole che le troie sono altre, e che ci si diventa stando sui viali a pagamento e basta (che poi anche quelle poverette sono troie spesso solo di fatto e farebbero volentieri altro. E che se a una ragazza piace fare sesso anche se non ha l’alibi del fidanzato, è solo una ragazza a cui piace stare bene, godere del proprio corpo, senza sentirsi “sporca” o una “facile” (si perché quelle timorate di dio son difficili, certo come no…) o una che va “col primo che capita” che io lo vorrei conoscere sto primo che capita, deve essere molto felice, vanno tutte con lui! Il secondo che capita invece va bene… Educate i vostri figli a non sghignazzare se sentono la parola “fellatio” o “coito” in classe, a non sghignazzare se vedono un seno nudo in tv, e se sempre in tv uno dice “cazzo”. Insegnategli a pensare al sesso come una cosa naturale, da fare in intimità certo, ma che non è la base della vita, e vedrete che quando avrà una fidanzata/o non lo picchierà perché ha osato guardare un’altra persona in discoteca.

E ora basta, ho sentito due sotto che gridano, fammi prendere il cellulare così poi lo metto su Fb…

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