Quando si dice il “talento”…

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Cercando concorsi in rete per cortometraggi, mi sono imbattuto in questo premio. Per parteciparvi occorre versare 30 euro come “contributo associativo”…  e vabbè già qui le cose si fanno curiose… Mi aspettavo un premio sostanzioso, che ne so.. 1000 euro, pellicola, qualcosa.. invece scopro che: “Il corto si girerà nella zona di Lucca usufruendo dei mezzi tecnici messi a disposizione dalla Scuola di Cinema xxxxxx I protagonisti del corto saranno indicati dalla Scuola di Cinema xxxxx, che curerà anche la regia dello stesso. L’autore del soggetto vincitore sarà invitato a Lucca per assistere e collaborare alla realizzazione del corto. Il corto verrà proiettato in anteprima in occasione della manifestazione LuccAutori in programma a Lucca dal 12 al 14 ottobre.  In tale sede verranno anche premiati i vincitori della decima edizione  del Premio Racconti nella Rete.” Praticamente l’autore del corto sta a vedere e batte le manine alla autocelebrazione della scuola stessa. Mah che dire, rimango ancora perplesso di fronte a questo scempio delle menti che si fa in Italia… per non parlare poi della giuria che ha premiato il cortometraggio sottostante, copiato e incollato dal sito ufficiale. Buona lettura.

Premio Racconti nella Rete 2011
Vincitore sezione Racconti per Corti
“Amore Cieco” di xxxxx xxxxx (Messina)

Giacomo lavora alla radio locale ed è cieco.
Ha però una bellissima voce che tutte le notti accompagna i cuori e gli animi delle giovani ragazze della città.
Una sera, alla radio, chiama una giovane donna, timida a tal punto che non riesce neanche a dire il suo nome.
Sussurra lievemente:”Chiara”.
Giacomo ascolta in silenzio la soave voce di Chiara e cerca di immaginarsela attraverso quelle semplici, candide parole. Ad un certo punto però cade la linea.
Dentro Giacomo stava nascendo quella curiosità che poche donne riescono a dare solo semplicemente parlando e fa di tutto per far rintracciare la telefonata dai suoi assistenti.
Conclusa la serata, dopo tanti tentativi, Giacomo ritorna a casa.
Deluso e rattristato passa l’intera notte a pensare a lei, con quella debole voce che gli concilia il sonno.
La mattina seguente, dopo aver fatto colazione, Giacomo si incammina verso la Radio.
Passa tutto il giorno in attesa della telefonata di Chiara che però non arriva.
A fine serata, lungo la strada del ritorno, Giacomo passa davanti ad un pub dal quale proviene una bellissima ed intensa voce che lo fa rabbrividire.
Entra nel pub facendosi largo con il bastone tra i tavolini ed avvicinandosi sempre di più al palco dal quale proviene quella voce che lo emoziona.
Allunga il suo bastone per tentare di sfiorarla e quando il suo bastone incrocia quello di lei, Chiara smette per un attimo di cantare.
Giacomo nello stupore e travolto dalle emozioni, la saluta.

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Allora, io non sono un critico, ma so riconoscere una crosta da un cortometraggio. Questa cosa qua sopra è scopiazzata da “Luci della città” di Chaplin e non ha finale.. non ha niente, non ha evoluzione del personaggio non ha i tre atti, non descrive un emozione nulla. Mi chiedo come hanno potuto valutarlo come vincitore. O gli altri erano scritti da scimmie ammaestrate oppure c’è qualcosa che non va… Voi cosa ne pensate? Mi sono sbagliato? Grazie.

 

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