La mia prima “sicurezza” politica…

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Ieri ho voluto toccare con mano un po’ di organizzazione del Movimento 5 stelle del quale sono un sostenitore da svariati anni ormai. Avevo preso parte ad alcune piccole riunioni in passato ma niente di che. Avevo perso la manifestazione pre elezioni politiche per motivi di lavoro e nei giorni scorsi mi sono dato da fare per dare una mano all’organizzazione.

Via mail ho contattato il coordinatore della sicurezza e mi sono presentato in piazza del popolo alle 18 circa. C’era già un bel po’ di folla che ascoltava i candidati al comune e qualche deputato tra cui Di Battista che secondo me dovrebbe prendere al più presto la carica di portavoce perchè è veramente chiaro e preparato.

Vedo già molte persone coi “fratini” gialli dello staff, anche troppi per la gente presente al momento. Vengo indirizzato al responsabile sicurezza ed insieme ad altri tre nuovi arrivati come me, veniamo portati davanti all’area accrediti, dove ci danno un pass con nome e cognome, un fratino giallo e ci spiegano i nostri compiti: controllare che nessuno scavalchi le transenne, controllare che nessuno getti materiale infiammabile nei cestini, controllare che nessuno venda merce abusivamente, controllare che nessuno istalli banchetti vari per raccolte di firme e similari.

Sul pass ovviamente “Gabrielli” con una B sola anche se mentre mi chiedeva il nome avevo specificato “doppia B” ma ormai non ci faccio manco più caso. Me lo sono corretto da solo.

 

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La cosa che mi ha un po’ lasciato “stranito” è che per entrare a far parte della sicurezza non mi hanno chiesto nemmeno un documento d’identità. Potevo essere un bastardo qualunque che era andato lì a far casino. C’è da dire che mi hanno assegnato la zona più “sensibile” e “impegnativa” di tutta la manifestazione… ii CESSI, quindi credo che anche per questo motivo il controllo non era serrato. Ai lati del palco infatti c’erano tutti ragazzi con la foto sul tesserino e radiotrasmittenti, ed in genere è lì che succede l’eventuale “casino”. Ma mi riservo di far notare questa cosa ai responsabili, perchè sinceramente non è molto sicura.

Insomma vicino ai cessi mi sono visto un po’ di “umanità” varia. Accanto a me c’erano i volontari per la vendita di gadgets per sovvenzionare il movimento. Con 4 euro anche io mi sono preso un portachiavi con la luce e il gettone per il carrello e due spille. Tutti molto gentili e volenterosi, tutti col sorriso sulle labbra, quasi tutti molto giovani, ma ho scritto quasi infatti perchè c’erano anche molti anziani, sia nella sicurezza che come spettatori. Una coppia molto anziana l’abbiamo fatta sedere dietro le transenne ma purtroppo alle 19:30 ci hanno salutato: “Avrei ascoltato molto volentieri Grillo ma alle 20 si va in tavola!” Teneri…

La manifestazione scorre liscia liscia, anche troppo.. due palle lì fermo in piedi. Qualche chiacchiera col vicino di sicurezza e poco altro. Decido di fare una passeggiata. Sono le 20. Tra la folla noto due carrelli pieni di bevande e ghiaccio. Ecco i venditori abusivi. Sono un bel gruppetto, anche ben agguerrito pare. Prendo coraggio e con tutto il carisma che mi contraddistingue, a passo deciso, vado direttamente dal mio responsabile e fiero di me, denuncio il fattaccio. Torno al mio posto con un sorriso beffardo… missione compiuta, gli abusivi si allontanano.

ore 20:30, davanti a me 4 personcine zitte zitte montano un tavolinetto e apparecchiano una roba “contro la tortura”. Mi danno subito in mano un foglio che DEVO leggere subito secondo la tipa che me l’ha dato. Io le dico gentilmente che “mi sa che non potete stare qui e tra poco la sicurezza (cioè io) vi chiederà di andarvene”. La tipa continua a svolantinare, l’altro tipo chiede soldi per delle spillette. Sul foglio noto una bella falce e martello a lato.

Informo il mio rresponsabile che arriva con altri due volontari. Il tipo del banchetto comincia subito ad innervosirsi, blatera di interessi comuni, che pure loro sostengono il movimento, che abbiamo le stesse idee ecc ecc. Tutto vero e condivisibile, ma il suolo pubblico è suolo pubblico e il permesso l’abbiamo preso noi del movimento, che per legge non può mettere altre bancarelle pena multe o altro. Gli si spiega gentilmente e dopo svariate discussioni e l’aiuto della Digos, decidono di mettersi fuori dalla piazza.

Alle 21:00 parla il candidato sindaco De Vito, che a me ha fatto buona impressione ma devo dire che non è molto incisivo nel senso che a parte ripetere slogan e leggere il programma, non ha fatto molto altro. Ma il movimento non vuole leader, ne basta uno ad urlare (anche troppo) quindi va bene così. E’ un po’ simile a Pizzarotti di Ferrara come carattere.

alle 21:30 arriva Beppe. La piazza è colma per metà. Un buon traguardo considerando le altre piazze semi-vuote con Marino e Alemanno. Beppe fa il solito repertorio, aggiunge qualche notizia dell’ultima ora, spara tre battute che mi hanno fatto ridere di gusto, in fondo l’arte del comico gli è rimasta. Non voleva urlare ha detto, ma ha mantenuto il proponimento per circa 4 minuti, poi si è incazzato come al solito. I miei colleghi della sicurezza mi hanno un po’ abbandonato devo dire, durante il comizio di Beppe, ma io, stoico sono rimasto al mio posto. Verso le 22:30 il mio responsabile è venuto a vedere come stavo e mi ha chiesto se potevo rimanere un’altra mezz’ora. Ero un po’ infreddolito ma ho detto di sì. Mi ha ringraziato calorosamente e ci siamo salutati.

L’organizzazione funziona devo dire, tutto sembrava filare liscio. Speriamo che in futuro qualcuno non voglia fare il furbo, ma con questo sistema di controllo sarà difficile che qualcuno ci riesca, è tutto alla luce del sole. Qualche elemento mi è sembrato un po’ troppo “fan” di se stesso ma sono casi isolati. C’era anche qualche “personaggio” buffo o particolare che sicuramente finirà su qualche giornaletto con sotto la scritta:”eco gli attivisti del M5S!!” Ma ormai siamo abituati.

Chi vuole commentare questo articolo lo faccia pure, magari cercate di non scrivere le solite cose trite e ritrite su Grillo grazie che dopo un po’ è fastidioso 🙂

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